Rilascio di microfibre
Determinazione del rilascio di microfibre a seguito dei processi di lavaggio.
La geolocalizzazione del cotone organico tramite la ricerca del contenuto di terre rare ed isotopi stabili.
Un test innovativo che richiede un’elevata sensibilità strumentale, permette di tracciare in maniera oggettiva il luogo di coltivazione del cotone biologico (organic cotton) (geolocalizzazione del materiale).
La ricerca delle “terre rare” – metalli assimilati dalle piante di cotone durante il loro sviluppo – e degli isotopi stabili, associata ad una complessa valutazione statistica dei risultati, permette l’identificazione dell’area geografica di coltivazione del cotone organico.
Questo servizio analitico nasce dalla volontà di verificare l’origine del cotone organico cinese prodotto nella regione dello Xinjiang, attualmente oggetto di restrizioni commerciali da parte del governo USA. Il metodo di indagine si basa sull’analisi del contenuto di metalli particolari, detti “terre rare” mediante analisi di ICP-MS (spettrometria di massa accoppiata ad apparecchio al plasma): i contenuti dei metalli rilevati sono nell’ordine di circa 0,000001 g/kg di cotone testato. I dati grezzi vengono elaborati da specifici software statistici per la combinazione dei risultati in un grafico a dispersione.
Il nostro laboratorio ha inoltre implementato la geolocalizzazione ottenuta mediante la tecnica della determinazione delle “terre rare”, con l’aggiunta della quantificazione dei rapporti degli “isotopi stabili”, utilizzando una strumentazione ultra-sofisticata (IRMS [ Isotope Ratio Mass Spectrometry ] ). Quest’ultima tecnologia permette di determinare la tracciabilità anche di altri materiali come, ad esempio, la geolocalizzazione dell’origine dei pellami, delle fibre pregiate (es. cashmere) e di prodotti alimentari (olio di oliva, miele, carni, caffè, cacao, etc.).